Quando ho iniziato a fare le mie ricerche per scrivere questo articolo mi sono imbattuta in molteplici analisi di marketing che evidenziassero quanto fosse importante la correlazione tra colore e successo.
Ho sorriso, ho continuato a leggere e sono andata oltre, ti spiego subito il perchè.
Mi ricordo che all’inizio della mia esperienza nel commercio, moltissimi anni fa, molte aziende decisero di spostare la propria comunicazione verso colori decisi e che fossero capaci di attirare l’attenzione dei clienti.
Il rosso, uno su tutti: potente, deciso, con carattere insomma.
Negli ultimi anni la smentita più clamorosa!
Le tendenze commerciali si sono completamente rovesciate e hanno spostato l’attenzione verso il colore neutro o pastello.
Dagli articoli per la casa, agli indumenti passando per i giocattoli dei nostri bambini alcune aziende, in particolare estere, sono approdati in Italia travolgendoci con una tendenza che è diventata quasi una necessità: elevare il nostro status adeguando Le nostre preferenze a favore di una linea visiva pulita e minimalista. Il beige, il colore più “timido” della gamma cromatica ha sbalzato anni e anni di studi attirando le attenzioni della maggior parte dei settori merceologici.
Ma allora qual è la verità?
La comunicazione visiva ha orientato gli utenti in modo definitivo verso scelte aesthetic.
Cosa significa?
Letteralmente “dotato di senso estetico, sensibile al bello”.
In questa rivoluzione, hanno senza dubbio giocato un ruolo fondamentale i social, che hanno abbattuto le barriere dei confini nazionali rendendo indispensabile uno stile di vita che si ispirasse continuamente verso il bello.
Quindi, in un epoca in cui i social hanno iniziato a diventare veicolo di tendenze e mode, è bastato che la comunicazione dei maggiori brand migrasse verso colori neutri affinché il beige assumesse una connotazione glamour, per pochi direi.
Ed ecco che il commercio, girasole in cerca dei raggi di luce più potenti, si è adattato alle necessità abbracciando tutti i target.
Ed ecco che i sonaglini dei nostri figli diventavano beige, candide tutine elevano i nostri bambini adatti ad ambienti eleganti, ed ecco case bianche, pareti dipinte di grigio opaco tendente al beige.
Addirittura, il bianco è diventato il colore più costoso nella scelta delle auto!
Ci sarà chi si ricorda come era cool il grigio metallizzato negli anni 80 e le recenti dichiarazioni della Fiat che pare invece ormai l’abbia addirittura bandito dalle prossime produzioni.
L’aumento esponenziale di prodotti beige e pastello negli scaffali dei negozi di articoli per la casa, nella scelta delle palette per i matrimoni più lussuosi e addirittura negli scaffali di articoli di cancelleria, si è insinuato in una necessità di mercato che evidentemente cercava solo una strada per affermarsi.
Quello che serviva al Beige era semplicemente di diventare l’ambasciatore del lusso, fosse anche solo per un giorno, un acquisto o un momento.
Questo specifico fenomeno, ha sradicato anni e anni di pareti dipinte di giallo pallido portando sui nostri muri colori neutri, è frutto certamente di maggior consapevolezza verso usi e costumi che arrivano da altri paesi la cui conoscenza è oggi per noi più accessibile grazie ai social.
E allora i nostri copricostume sono diventati candide camicie in lino bianche lasciate aperte in modo un pò distratto e le pampas (rigorosamente beige) sono spuntate nelle decorazione dei nostri matrimoni scalzando i gialli girasoli anni ‘90!
Il mix tra comunicazione visiva e richiesta del cliente è la vera strategia vincente del commercio.
Regole macro si adattano ai tempi e modi di colui che possiede da sempre le chiavi quando si tratta di vendite: il cliente.
Quindi il cliente ha sempre ragione?
Ovviamente no!
Il Cliente non ha sempre ragione nel processo di vendita, ma ha certamente in mano la forbice che stabilisce il successo o meno di una tendenza e quella forbice è inesorabilmente legata alla sua scelta di acquistare o meno, di suggerire l’acquisto ad un amico e ai tempi odierni di condividere la sua scelta con la sua community sui social.
Saranno quindi le sue scelte a decretare il successo o il fallimento di un prodotto.
Avresti mai pensato che un colore considerato anonimo, avrebbe conquistato i nostri cuori?
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