Se c’è una persona vittima della pubblicità ben fatta, beh senza ombra di dubbio sono io!
Una buona promozione visiva e una tendenza affine ai miei gusti fa breccia nel mio cuore come le frecce di cupido…. E nel mio portafoglio!
Mi definirei una cliente tipo con gusti ben definiti, ma condizionabile dalle mode.
Per me, comunque la vetrina e la comunicazione visiva fanno davvero la differenza e in questo articolo ti spiegherò il perché!
Le prime vetrine si potevano ammirare solo a Parigi nei primi dell’800, ma sarà Londra, 100 anni dopo a portarle al loro più alto splendore e lusso, ad accendere letteralmente le luci per mostrare la merce ai ricchi borghesi all’uscita dall’opera o dal balletto.
In più di 200 anni dalla loro comparsa le vetrine ancora oggi stabiliscono con puntuale precisione il target di appartenenza di un determinato prodotto.
Mi spiego meglio: è il prodotto che stabilisce il target di clientela a cui il cliente stesso vuole appartenere.
E come avviene? Attraverso la comunicazione visiva, ovvero la presentazione di un prodotto abbiamo il potere di catalogarlo tra i beni di lusso ad esempio.
La scelta della scatola, del contenitore da mostrare al cliente è la chiave per prendere le distanze da un elemento rilevante solamente quando il valore scende: il prezzo.
Riuscire a comunicare in modo efficace, garantisce una percezione della categoria di un prodotto e lo fa diventare desiderabile.
E’ questo che fanno le vetrine da 200 anni:
accendono il desiderio in coloro che non sapevano neppure di averlo.
Ma che strada percorre la comunicazione visiva prima di arrivare in vetrina?
Una strada semplice, ma dettagliata, che inizia con il nome dell’azienda e finisce con l’esposizione del prodotto.
Ogni azione visiva ha un unico obiettivo: il cliente tipo da centrare!
Sia esso un cliente in target con il prodotto, o un cliente che una volta nella vita vorrà acquistare poco importa, l’importante è che la tua comunicazione sia riconoscibile e il target leggibile attraverso di essa.
Voglio spiegarti meglio questo processo: non è detto che il fruitore di un servizio o prodotto sia economicamente allineato al prezzo del prodotto che decide di acquistare.
Quanto volte passando ti è capitato di “puntare” un determinato oggetto e pianificare di acquistarlo per soddisfare quel “bisogno” irrefrenabile?
A me è capitato spesso!
Sono una fashion addicted, una vera e propria fan dello shopping, e come ti ho scritto prima, sono particolarmente sensibile alle pubblicità e alle mode. In più di un’occasione ho pianificato un acquisto nel tempo pur di potermelo permettere.
C’è una cosa che dico spesso ai miei clienti, ed è un esempio calzante.
Quando decidi di mangiare in un ristorante stellato, sai che ti aspetta un’esperienza di altissimo livello. All’ingresso del ristorante non troverai nessun menù, ma solo una persona che con molta gentilezza e cordialità ti farà accomodare al tavolo che è stato riservato per te. In più, una volta seduti a tavola il menù corredato di prezzi, sarà consegnato solo alla persona che ha prenotato e che, presumibilmente, sarà quella che pagherà.
Ma perché questo accade?
Perché quando si sceglie di vivere un’esperienza del genere, non si sta scegliendo di gustare semplicemente un piatto, bensì di godere del servizio, della location, della preparazione dello chef e infine del prodotto finale. Nel costo complessivo sono compresi tutti questi elementi e certo sarebbe riduttivo pensare di pagare semplicemente il pasto.
Quello che voglio spiegarti con questo semplice esempio è che il contesto in cui si muove il prodotto finale fa davvero la differenza rispetto alla percezione del cliente e al valore dello stesso.
La tua vetrina stabilisce la tua posizione nel mercato e tu forse non ci hai mai pensato.
“L’apparenza inganna….difficilmente quando si tratta di prezzo!”
Quindi, se hai un’attività commerciale e vuoi garantirti una reale chance di successo concentrati sui due elementi primari: prodotto e comunicazione visiva.
E se già hai un’attività commerciale attiva, aggiorna la tua comunicazione secondo i canali attuali e i codici visivi di questo tempo. Oggi il cliente è molto più consapevole grazie all’accessibilità degli acquisti e delle informazioni relative ai prodotti.
Impensabile in questi ultimi anni e soprattutto dopo l’esperienza della pandemia pensare che il ruolo del cliente sia rimasto lo stesso.
C’è stato un particolare momento storico in cui il cliente ha dovuto provvedere in autonomia a scegliere i suoi acquisti, il servizio al cliente non era disponibile per i motivi che, tutti conosciamo e ancora di più la proposta visiva ha determinato la sopravvivenza di molti mercati, soprattutto quelli digitali.
In questo periodo il cliente è diventato più consapevole ed ecco che il ruolo del commerciante e l’attenzione alla proposta visiva deve essere ancora più performante. Rimanere fermi nel commercio è sempre stato un rischio, oggi forse ancora di più…tu entreresti in un negozio che non cambia la sua vetrina da sei mesi e che a luglio ha ancora le proposte di Natale?